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  • Autore: Claudia
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Un giorno al mare con l'amico di mio figlio 2° parte - Brindisi Trasgressiva

Sono le 12,30, vediamo arrivare in lontananza mio marito e Marco, desiderano entrambi fare una escursione sott’acqua prima di pranzo e pertanto ci dicono di prepararci per andare in mare col moscone. Ci prepariamo tutti, e verso le 13 siamo già in alto mare su di un moscone pronti per il bagno e relativa escursione sott’acqua. Alberto e Marco in tuta e bombola di ossigeno si calano per primi, poi segue Francesco che si butta in acqua per un semplice bagno in quanto privo delle relative attrezzature da sub. Io resto sola sul moscone seduta sul bordo con le gambe penzoloni nell’acqua a godermi quel sole bellissimo. Passano pochi minuti e davanti a me emerge dall’acqua Francesco, si appoggia ai bordi del moscone e mi guarda incantato; gli sorrido scuotendo la testa in modo interrogativo e lui mi fa “Signora Claudia sono felice, oggi è la giornata più bella della mia vita!”. “Mi infonde tanta tenerezza”!........penso, mentre gli accarezzo i capelli bagnati. Si avvicina ancora a me e, restando in acqua comincia a baciarmi le gambe e le cosce,…. pian piano arriva fino all’inguine,….. sento già un brivido che mi percorre la schiena,….. mi volgo con apprensione verso il luogo dove si erano tuffati Alberto e Marco e mi tranquillizzo vedendo le sagome delle loro tute ancora profondamente sott’acqua. Il ragazzo ora era appoggiato con un braccio ai bordi del moscone e con l’altra mano mi tirava lo slip per farmi capire che voleva che me lo togliessi. “Sei pazzo!” gli grido, “è molto rischioso,…. mio marito e Marco potrebbero emergere all’improvviso”!, “smettila, non è il momento”!. In fondo però mi dispiaceva perché in realtà lo avevo lasciato a bocca asciutta qualche ora prima. Decido allora, con lo sguardo sempre rivolto sott’acqua verso mio marito, di sedermi più in dentro sui bordi del moscone, tiro fuori dall’acqua le mie gambe, le divarico e contemporaneamente piego le ginocchia verso di me. Francesco, vedendomi in quella posizione, deve essersi sicuramente eccitato, perché ora inizia ad appoggiare la sua bocca sulla parte anteriore dello slip che copre a malapena la mia fighetta. Il suo desiderio comincia ad eccitarmi……..prendo quindi il mio slip dal suo lembo laterale e lo scosto completamente dal mio bassoventre mettendo completamente in vista tutta la mia figa. Il ragazzo alla vista della mia fighetta totalmente scoperta ha un sussulto di gioia e subito avvicina la sua bocca iniziando a perlustrarla con velocissime slinguate. Sono in estasi,…..muovendo convulsamente il mio bacino spingo sempre più la mia figa verso la sua bocca ,……ho fremiti indomabili…….. comincio a gemere senza freni quando mi lecca velocemente il clitoride,……… l’acqua marina accarezza dolcemente insieme alla sua lingua le mie parti più intime,……..spalanco le cosce per arrendermi completamente ai desideri del ragazzo, mentre tengo sempre sotto controllo le sagome di mio marito e mio figlio che vedo ancora tranquillamente sul fondo. D’un tratto Francesco sale sul moscone e mi prega di stendermi sulla panchina di legno cercando di sfilarmi lo slip. Gli fermo la mano,“Ho paura” gli dico “ci può vedere qualcuno, oltre al fatto che possiamo correre il rischio di veder emergere da un momento all’altro mio marito e Marco”. Vedo che resta deluso e rassegnato, ……. “In realtà non se lo merita”! penso tra me,….. “devo assolutamente trovare il modo per accontentarlo”,……Mi appoggio allora con le braccia ed i gomiti alla spalliera della panchina del moscone con le ginocchia appoggiate sulla seduta e le gambe divaricate, inarco poi la schiena offrendo così al ragazzino lo splendore del mio posteriore. Francesco non perde tempo, mi abbassa le mutandine fino al ginocchio, tira fuori il suo arnese che, attraversandomi le cosce, si infila di prepotenza nella mia figa. Emetto un gridolino di piacere e comincio ad ansimare, sento tutta la potenza del suo pene che mi entra completamente nella figa, il ragazzo ora, tenendomi per i fianchi, mi sta scopando meravigliosamente,…….sotto i suoi colpi il moscone comincia a muoversi pericolosamente, ma questo non importava a nessuno dei due,……godo intensamente pensando soprattutto che il ragazzo sta ora provando un piacere notevole. Mi chiede ora con un filo di voce di venire in braccio a lui per cavalcare il suo membro, gli rispondo con un sorriso……… , si siede quindi sul posto riservato al vogatore con il pene eretto al massimo,…..io mi sfilo completamente lo slip da una gamba,…. mi siedo a cavalcioni sopra di lui,…..e prendo il suo pene avvicinandomelo all’imboccatura della figa. Quindi mi siedo accovacciandomi lentamente su di lui per sentire il suo membro entrare lentamente nella mi figa bagnata sino a scomparire del tutto al suo interno. Comincio quindi a cavalcarlo freneticamente tenendo le mie braccia intorno al suo collo e stringendolo a me. La mia passera avvolge completamente il suo pene, il ragazzo emette ora gemiti e urla di piacere che io cerco di soffocare ponendoli una mano sulla bocca ed assicurandomi nel contempo che nessuno possa guardarci e capire quello che stiamo facendo, mi prende con le mani le natiche e, aprendole sempre di più mi solletica con le sue dita il buco del mio culetto. Le mie convulsioni aumentano sempre di più, gli sussurro all’orecchio di spingere ancora di più il suo membro nella mia vagina,…. ora sto muovendo il mio bacino sul suo pene in senso rotatorio con movimenti ritmici e costanti,…….sento che il ragazzo sta per arrivare, in effetti di li a pochi secondi con alcuni colpi di reni poderosi e decisi mi spinge il suo bastone fino in fondo alla figa e mi sborra copiosamente dentro emettendo un urlo che smorzo immediatamente tappandoli la bocca con un bacio carico di sensualità. Restiamo così abbracciati per qualche minuto fino a quando i nostri fremiti non cessano del tutto; mi alzo per prima da quella posizione, e mi rimetto le mie mutandine anche se erano tutte bagnate, essendo state ai miei piedi a contatto con l’acqua di mare. Appena in tempo,……. mio marito e Marco stavano infatti emergendo con il loro carico di mitili e pesci di varia grandezza. Erano quasi le 13,30, quindi ci avviamo al ristorante lì vicino ed ognuno di noi dopo aver pranzato ritorna in spiaggia,….. chi per fare una pennichella,…. chi per leggere un libro,…. io invece mi sdraio su di un lettino sul bagnasciuga e chiudo gli occhi per riposare un po’ pensando alla giornata intensa che avevo passato e soprattutto alla singolare esperienza provata. Sono oramai le 19, è già l’imbrunire, siamo un po’ tutti stanchi, quindi raccolte tutte le nostre cose, ci incamminiamo verso l’uscita dello stabilimento balneare per far ritorno a casa. Sistemiamo la roba nel bagagliaio della macchina di mio marito, ma poiché non era completamente vuoto, le attrezzature da sub di Alberto e Marco trovano posto solo sul sedile posteriore della vettura insieme a me e a Francesco, visto che sui sedili anteriori si sono sistemati mio marito alla guida e Marco accanto a lui. Imbocchiamo la superstrada verso le 19,30, Marco era intento a giocare con il suo cellulare, mio marito ascoltava la radio e guidava, io ero appoggiata con la testa sul sedile leggermente sdraiata e con gli occhi chiusi in un dolce dormiveglia; Francesco accanto a me guardava distrattamente dal finestrino la strada. Il movimento della macchina a volte, con il suo dondolio, causava spostamenti involontari del mio corpo verso quello di Francesco provocando forse piacevole sensazioni. Ad un certo momento, nel mio dormiveglia, sento la mano di Francesco che prende la mia e, portandosela alla bocca, la bacia dolcemente. Mi assicuro che nessuno, ne mio marito ne mio figlio, se ne fossero accorti e rivolgo lo sguardo verso il ragazzino sorridendogli dolcemente in segno di ringraziamento per tanta dolcezza. “Oltre ad essere un bel ragazzo Francesco era anche molto sensibile e buono” penso tra me. Ora però la sua mano si posa sulla mia gamba e infilandosi sotto la minigonna comincia a salire; lo fermo immediatamente e gli faccio capire con gesti che non era proprio possibile osare tanto ad un metro circa da mio marito e da mio figlio; la cosa però, proprio per l’altissimo rischio connesso con la vicinanza di Alberto, mi eccitava molto dal punto di vista erotico. Ciononostante Francesco però continuava nei suoi intenti,……decido pertanto di lasciarlo fare,….. non senza però essermi sincerata della assoluta impossibilita di essere visti da mio marito o da Marco. La sua mano saliva dolcemente sulla mia gamba ed ora era arrivata alla coscia,…. mi distendo ancora un po’ scivolando sul sedile e contemporaneamente divarico un pochino le gambe,….. (sui sedili anteriori tutto era tranquillo)......la situazione mi stava provocando un’eccitazione notevole soprattutto per i rischi connessi con la stessa. Francesco era oramai arrivato con la sua mano a sfiorarmi l’interno delle cosce,……….sento il sangue ribollirmi,………e mi accorgo che la mia figa si stava nuovamente inumidendo; il ragazzo comincia a strofinare le sue dita sulla parte anteriore della mia mutandina accorgendosi che era già bagnata del mio umore vaginale,……..allargo ancor di più le mie cosce per dargli più spazio e nel frattempo tengo costantemente sotto controllo mio marito lì davanti che guidava. Ora delicatamente infila le sue dita sotto le mie mutandine accarezzandomi teneramente la folta peluria pubica,…… sento che la mia figa ora reclama di essere palpata ed accarezzata,……….cosa che puntualmente avviene dopo qualche minuto accompagnata da un fremito del mio bacino che ora inizia ad assecondare i movimenti della mano di Francesco. Mi prende ora il clitoride tra il pollice ed l’indice e lo strofina velocemente,……..godo in modo sublime,…….comincio a muovere convulsamente le mie anche spingendo la mia figa verso la sua mano,………..non riesco più a sopportare il mio slip; con una mossa decisa e velocissima quindi, tra la meraviglia e l’incredulità dello stesso Francesco, me lo sfilo fino a togliermelo del tutto. Decisamente quella posizione non era delle più comode per agevolare l’azione che il ragazzo aveva intrapreso,……escogito quindi una soluzione:………mi alzo e mi appoggio alla spalliera del sedile anteriore curvandomi in avanti verso mio figlio per chiedergli di cercare nel vano portaoggetti della macchina, un “inesistente” pacchetto di sigarette, in quanto mi era venuta voglia di fumare. Francesco intuisce al volo l’occasione che gli stavo offrendo ed immediatamente mi solleva da dietro la minigonna scoprendo completamente il mio posteriore libero finalmente dalle mutandine. Comincia quindi a baciarmi delicatamente le natiche ed i glutei mentre io cerco di prendere tempo con mio figlio nella ricerca delle sigarette,……adesso mi divarica le gambe per leccarmi le cosce dall’interno,……io, per giustificare la permanenza ancora un po’ in quella posizione, comincio a scambiare qualche parola anche con mio marito circa la bella giornata trascorsa al mare e colgo nella espressione del suo viso il desiderio di un bacio,……mi avvicino quindi questa volta verso di lui, e non esito ad accontentarlo con un veloce bacio sulla bocca e con altre piccole effusioni sul suo collo. La situazione che si era venuta a creare stava provocando in me uno stato erotico di notevole eccitazione;….. mentre infatti baciavo lì davanti Alberto,……….sentivo contemporaneamente dietro di me Francesco che, stringendomi le natiche, teneva aperto il mio profondo solco anale per accarezzarlo in tutta la sua lunghezza con la punta della sua lingua velocissima,………quindi simultaneamente con le dita mi stava meravigliosamente sollecitando il clitoride. Ero diventata un vulcano in eruzione,…..cerco di trattenermi nei movimenti convulsi del mio bacino che si contorce sinuosamente spingendosi sempre più verso il volto del ragazzo. Esso é adesso immerso completamente nella mia fessura anale,…… e la sua lingua sta solleticandomi teneramente il buco del mio culetto. Non resisto dal piacere,…… e di li a poco raggiungo infatti un meraviglioso l’orgasmo con una copiosa fuoriuscita di liquido che mi scende giù per le cosce. Penso di non poter restare più a lungo in quella posizione, quindi mi rimetto seduta come ero prima vicina a Francesco che tiene ancora la sua mano sinistra sotto le mie natiche. Vedo il ragazzo che da segni di notevole eccitazione,….. mi palpa le cosce,……mi bacia fugacemente sul collo,…….é evidente che vuole possedermi ancora. Porto la mia mano sulla apertura dei suoi jeans e mi accorgo immediatamente del suo stato di eccitazione,……..gli abbasso la cerniera lampo e tiro fuori il suo pene eretto e turgido cominciando a masturbarlo lentamente. Il ragazzo mi guarda in segno di profonda riconoscenza ed intanto comincia ad ansimare,…….il suo membro diviene sempre più grosso e rigido,……..vedendolo ora così eretto penso di fare quello che in realtà non avevo mai fatto neanche con mio marito,……..”c’è sempre però una prima volta per tutto!!”,…. penso tra me,……… e così, mi abbasso pian piano su di lui e comincio a baciare la parte superiore del suo pene lentamente e dolcemente. Poi sempre dolcemente inizio ad accarezzarlo e leccarlo con la punta della mia lingua,…..sento Francesco che freme dal desiderio di infilarmelo in bocca,…… ha la mia testa tra le sue mani, e spinge il mio capo verso il suo pene. Lo accontento dopo qualche secondo infilandomi il suo membro in bocca e cominciando a succhiarlo velocemente. Il ragazzo inarca la schiena e muove convulsamente il bacino,…..sta godendo intensamente,….. ancora qualche colpo di lingua ben vibrato e sento la violenza del suo sperma che sta per uscire,……..faccio appena in tempo a togliermelo dalla bocca e continuare a masturbarlo con le mani che la sua sborra schizza ovunque con notevole potenza ,…. sulle mie gambe,… sul sedile,…. sulla spalliera del sedile anteriore,….. sulla mia minigonna. Pulisco alla meglio un pò tutto con un asciugamano da mare che trovo lì vicino e poi ci abbandoniamo ad un relax rifocillante . Siamo oramai quasi arrivati a casa ed è stato un miracolo che né Alberto né Marco si siano accorti di nulla!!. Da quel giorno ogni volta che ci incontriamo io e Francesco (e la situazione lo consente)….. la scopata è d’obbligo!........., oltre all’incontro di ogni martedì dove, per effetto dell’assenza di mio marito per l’intera giornata, io e lui trascorriamo insieme nella mia camera da letto circa quattro o cinque ore completamente nudi facendo sesso senza limiti. Io sono molto soddisfatta di lui, e lui è fiero di avere per amante la madre del suo amico Marco. Oggi è martedì, suonano alla porta,….. il tempo di aprirla e di farlo entrare….. e mi ritrovo subito con la sua lingua in bocca unitamente alle sue mani che già frugano dentro le mie mutandine!!..........

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22/05/2010 16:59

ww ke orcona ke 6 ti vojo fare gridare km una pazza4rtrhrnhy

ghnrf

21/01/2009 11:31

niki

mi e' capitato anche a me una storia molto vicina alla tua ed e' stata l'estate piu' bella ................W il mare

05/07/2013 23:16

massimo corbucci

Ma a chi la dai a bere? Dovrebbero essere due encefalitici il figlio e il marito della signora!!!

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