• Pubblicata il
  • Autore: Alex
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La cognatina Australiana - Brindisi Trasgressiva

quello che sto' per racontarvi risale all'inizio d questa estate, ho 33 anni e sono fidanzto da 6 anni, il fratelllo della mia ragazza la scorsa estate in un viaggio di lavoro a Sidney ha conosciuto una ragazza di 25 anni e dopo tanti tentennamenti l'ha convinta a trasferirsi in Italia per 3 mesi. dalle foto avevo gia' notato che era bella ma vi assicuro che quel giornoa Fiumicino per poco non mi prende uno sturbo....alta, 2 tette da paura e un visino dolce dolce..i primi giorni era un po' frastornata vuoi anche le difficolta' con la lingua italiana, ma poi con il passare del tempo si e' adattata benissimo, tanto chee si e' messa alavorare come cameriera in pub. per0' in contemporanea contutto cio' il rapporto con mio cognato andava sempre di piu' alla deriva, lui sempre preso dal lavoro e lei che si lamentava di essere trascurata in tutto e per tutto. Immaginate ame questa situazione mi mandava in bestia perche' un a in quel modo andava trombata dalla mattina alla sera. Tra noi due non c' erano mai stati momenti di grossa confidenza anche perche' la mia fidanzata mi teneva a debita distanza e mi rimproverava perche' la mangiavo con gli occhi. un giorno dopo l'ennesimo litigio con il fidanzato lei decide di tornare in Australia ma prima di andarsene una mattina mi squilla il cellulare...era lei che mi chiedeva se potevano vederci per fare due chiacchiere visto che in 2 mesi non ci era stato permesso....non vi dico quanto fossi arrapato solo all'idea di vederla lontano da tutti, arrivai all'appuntamento un po' in ritardo lei era li' fuori dell'auto con un vestitino e gli stivali..le tette fuori e i capelli raccolti da una pinza....il mio cuore andava a mille...mi chiese di spostarci in un posto piu' tranquillo e cosi' presa la mia macchina mi recai in una stradina di campagna...dopo un po' di racconti sul suo malessere qui in Italia improvvisamente la sua mano si appoggia sul mio uccello e mentre mi guardava fisso negli occhi mi chiese perche' avessi l'uccello in tiro, io gli risposi perche' avevo sempre sognato questo momento e che lei mi piaceva da matti, allora lei mi disse che prima di partire mi volela salutare a modo suo.......iimprovvisamente mi ritovai con l'uccello nella sua bocca e vi assicuro che spompinava da matti, un movimento di mano abbinato alla lingua che per poco non venivo subito, lei accortasi di questo si sfilo' le mutandine e mi monto' sopra a cavalcioni, si sbatteva come una troia e gemeva in inglese ripetendo yes yes yes,,che a me mi mandava ii estasi solo a sentirla, era cosi' bagnata che faticavo a tenere il mio uccello dentro di lei...quando non ce l'ha facevo piu' le dissi che dovevo venire e lei senza pensarci un'attimo mi ha chiestio di sborrarle in faccia cosi' in pochi secondi ho liberato tutta la mia voglia su quel bel faccino e sulle tette..da quella volta poi lei si e' riappacificata con quel coione di mio cognato e adesso in gran segreto ci facciamo delle scopate da urlo...si fa sbattere come una vacca e gia' dalla seconda volta se l'ho fa mettere nel culo..e.poi dopo la doccia ceniamo tutti insieme a casa di mia suocera...che libidine....w l'Australia...

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30/08/2007 16:43

spermagoraiolechitolacanopolis

voglio metterlo in culo a chicchessia

23/08/2007 01:19

LA MUMMIA

Alex non dire cazzate che ti hanno visto tutti , brutto maiale ricchione di giorno giravi nei parchi e facevi saltare i canguri nel tuo culo mentre facevi un pompino ad un koala e ti notte tornavi a casa con il culo a marsupio..... sei un altro ricchione bevitore di sborra alla techila bum bum che ti batte in culo

18/08/2007 15:06

stefano

a cazzaro

14/07/2008 18:57

stefano

Fila lenta, una goccia di saliva e si mischia al salato di un rivolo di sudore, accompagna l’ultimo sospiro. Secoli prima le gambe si aprono come un tic nervoso e tremano le ginocchia, un po’ stanche dell’attesa. Ti strappa i nervi, questo lento andirivieni delle mani, la punta della lingua la senti come una scossa, mentre ti fruga intorno e sopra. Quanta carne c’è in questo gemito dimmi, quanto deve essere profondo il pozzo dove scompari e ti risucchia, come un gorgo infernale. Lasciati assaggiare, carne e nervi umidi mentre strappi queste calze nere e rivolti ed apri queste gambe arrese, vinte, perse nella ricerca di te che entri sicuro. Questa carne è la tua carne, comprata per poco, nuda su lenzuola che sanno di sesso e profumi da poco. Assaggia ora queste labbra ed il colore che portano sapienti, ed il calore intorno alla tua carne, la tua gloria, eretta ad aprire ogni cosa, per fare tua ogni cosa. Fammi sentire quanto maschio c’è in questa prepotenza, e dammi il sapore del tuo sesso. Lascia che si bagni, lascia che lo consumi questa lingua sapiente ed il sapore di queste labbra resterà appeso ad un sospiro. Per pochi attimi attesi da tempo, l’ansia di arrivare, la frenetica corsa dentro questo corpo vinto e piegato, arcuato verso di te, per te, intorno a te, alla ricerca di te. Entrami dentro e fammi sentire quanto maschio c’è in questi secondi che sembrano strappare ogni cosa. Fammi tutto il sesso che vuoi e dammi tutto il sesso che puoi. Fila lenta, una goccia bianca, dall’angolo di questa bocca ansimante, lasciati bere ogni cosa, lasciami dentro un ricordo di te, lasciami il segno della tua conquista. Sospira, in questa bocca aperta, tutto il piacere che vuoi, ed apri la tua, che una lingua tremante di te vuole solo assaggiare ogni cosa, in quell’attimo quando toccherai il fondo di questo pozzo di carne e nervi, ascolta questo gemito lento che va e viene, e porta via ogni cosa nel tuo affondare tra queste pieghe di carne tiepida, fallo ora, come se fosse la prima volta, urla quanto vuoi il tuo grido di vittoria, perché mi hai presa, tutta e sentilo, quanto tutta mi hai presa.

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